Il “Grido di aiuto” di un
papà
Da
oggi, tra luci e ombre, scattano le nuove chiusure che oltre a
dividere l’opinione pubblica creano dubbi, perplessità e disagi,
spesso tra i piccoli e gli adolescenti che riflettono alle famiglie.
A tale proposito riporto la lettera aperta con le riflessioni di un
papà:
“
Tanta confusione. Non posso tacere l’ingiustizia che si è
consumata con la chiusura di palestre, piscine e sport di contatto…
chi ha figli sa perfettamente quanto impegno è stato profuso per
rispettare i protocolli in modo puntuale.
Vi voglio raccontare la
storia di una scuola di danza di Bologna dove è iscritto mio figlio.
All’ingresso viene misurata la temperatura corporea, logicamente con
la mascherina indossata, vengono disinfettate le calzature poi si
cambiano le scarpe adottando il distanziamento previsto e poi in
sala…… a sudare sempre distanziati…al termine della lezione
viene disinfettata la sala con macchinari speciali mentre i ragazzi
lasciano la scuola, indossando ancora gli indumenti di allenamento e
nessun genitore può accedere all’interno dei locali, aspettando
all’esterno i propri figli, sempre distanziati.
Ebbene in questi mesi
non c’è stato nessun controllo e soprattutto nessun contagio perché
c’è la professionalità e l’impegno da parte di tutti: insegnanti,
bambini e genitori. È la migliore gioventù che nelle arti dà un
senso alla propria vita e costruisce il proprio futuro…
Ciò
accade anche nelle piscine e sui campi di calcio ma c’è chi ha
deciso di chiudere di nuovo tutto. Non erano bastati 77 giorni ora
altri 30 mentre si consente ad altri di non attenersi ai protocolli o
ai dcpm, tanto non vengono sanzionati.
E’ possibile chiedere di
verificare caso per caso e consentire a chi rispetta le regole di
essere premiato? Siamo sicuri che in questo modo si eviteranno i
contagi? Siamo sicuri che i nostri figli non subiranno ulteriori
traumi, dopo aver superato la prima chiusura? Spero vivamente in un
ripensamento. Non ci sarà alcun Natale se non tornerà il sorriso
sui visi e negli occhi dei tanti ragazzi, genitori, nonni ma solo
tristezza…. forse il regalo più bello è consentire ai nostri
figli di crescere sani in un mondo che li rispetta… ne e la
soluzione potrebbe essere al gusto di caffè”
Parole
scritte da un padre che, come tanti, si è trovato ieri sera a dover
comunicare al figlioletto che da oggi non potrà andare a ballare, a
giocare a calcetto o altro… e che come risposta ha ricevuto una
innocente lacrima…..
Daniele
Baldini