Un periodo di eccezionali difficoltà nel reintegro dei medici di medicina generale
del PD di Lugo
Si è
tenuto il consiglio comunale richiesto dalla maggioranza di
centrosinistra attraverso i gruppi consiliari di Partito Democratico
e Insieme per Lugo, all’ordine del giorno il tema della sanità
discusso con la presenza del Presidente della CTSS Michele De
Pascale, il sindaco delegato per le politiche sanitarie all’interno
dell’Unione dei comuni della bassa romagna Luca Piovaccari e il
direttore generale dell’AUSL Romagna Tiziano Carradori.
Il
dibattito è stato incentrato sull’ampia relazione presentata dalla
giunta comunale in merito alle politiche e alle prospettive future
dell’ospedale Umberto I e della sanità territoriale all’interno
del distretto di Lugo. La relazione tracciava una linea prospettica
di lungo respiro con l’obiettivo di mettere in campo tutte le
azioni possibili per contenere la pandemia, rilanciando allo stesso
tempo l’ospedale di Lugo e ridisegnando un nuovo modello di
medicina territoriale.
Il
documento traeva radici dalla realtà senza edulcorarla né
strumentalizzarla, con la consapevolezza che anche in un sistema
regionale di qualità come quello Emiliano romagnolo vi sono elementi
di forte criticità che vanno corretti e rilanciati. Spiace che,
ancora una volta, da parte di chi siede nei banchi della minoranza si
sia cercato di istaurare una parte del dibattito più alla ricerca di
responsabili e di visibilità elettorale che all’attenzione verso
le proposte per un rilancio della sanità in questo territorio. È
una modalità che oltre a non essere apprezzata dai lughesi non giova
al dibattito ed alla discussione pubblica intorno a temi ed in
momenti così delicati.
Durante
le risposte il Dottor Carradori ha delineato alcune prospettive di
grande importanza. Partendo dall’annunciare, richiesta emersa
direttamente dal sindaco, la nomina di un direttore sanitario per
l’ospedale di Lugo e di tutti i primari mancanti, procedure per le
quali è già stata chiesta l’autorizzazione alla regione. Il DG ha
inoltre sottolineato come l’ospedale di Lugo sia un presidio
autonomo che quindi deve avere una dignità ed una operatività piena
per il suo territorio.
‘’Siamo
molto soddisfatti -Dichiara il capogruppo del PD Gianmarco Rossato-
che le osservazioni e le proposte contenute nel documento proposto
dalla giunta e votato durante il consiglio siano state completamente
recepite dalla direzione dell’Ausl. Avevamo chiesto la convocazione
di questo consiglio proprio per conoscere la posizione della nuova
dirigenza dell’azienda sanitaria romagnola, chiedendo anche un
cambio di rotta su alcune politiche intraprese negli ultimi anni, con
soddisfazione registriamo che il rilancio della medicina di
prossimità è un obiettivo condiviso.’’
‘’ Ci
stiamo battendo – Continua Rossato- perché si possa avere un
rilancio del nostro ospedale ed in questo le parole del DG Carradori
sono chiarissime, la nomina dei primari vacanti e di uno specifico
direttore sanitario rappresenta il primo passo verso un cambio di
rotta. Anche nella sanità territoriale condividiamo la linea
espressa dalla nuova gestione che rappresenta quanto chiesto da tempo
anche all’interno di un documento elaborato dalla segreteria
lughese del PD, siamo di fronte ad un periodo di eccezionali
difficoltà nel reintegro dei medici di medicina generale
specialmente all’interno delle frazioni, in momenti di
straordinaria difficoltà servono misure straordinarie in particolare
per l’inserimento di nuova classe medica”
PD LUGO