Attenzione anche a come vengono cotti
Adoperare la massima attenzione
quando si mangiano funghi spontanei raccolti, anche nella preparazione e nella
modalità di consumo.
La raccomandazione vale sempre, e non solo per le specie
tossiche, ma anche per quelle non velenose. Ne sanno qualcosa sei residenti
in Romagna (3 a Rimini, 1 a Cattolica, 1 a Ravenna e 1 a Forlì), che per aver consumato funghi non ben cotti o ben
conservati, o a seguito di intolleranza a tale prodotto, hanno avuto problemi
di salute abbastanza seri. Dopo il pasto infatti, sono stati colti da vomito e
dissenteria molto forti, e tre di loro sono purtroppo dovuti ricorrere alle
cure ospedaliere.
“Abbiamo
cercato di identificare
i funghi che avevano mangiato – racconta il dottor Silvio Cantori,
Coordinatore
dell’Ispettorato micologico dell’Ausl Romagna – e non sembravano
essere specie ad alto grado di tossicità.
Però in due casi vi è stato il
consumo del prodotto non ben cotto, mentre in un altro si è trattato
forse di
una intolleranza. Cogliamo però l’occasione per ribadire che i funghi
sono un
alimento particolare e che richiede molta prudenza.
In questo periodo vi
è una
produzione importante di funghi, e quindi raccomandiamo sempre di
portare a
controllare quello che si raccoglie presso il nostro sportello”.
Le
relative modalità sono riportate nell’allegato documento nonchè al sito
dell’Ausl Romagna al seguente link: https://www.auslromagna.it/servizi/servizi-alfabetico/schede-informative/524-funghi-dove-controllare.
La prudenza però non
deve fermarsi qui: “I funghi spontanei vanno consumati in quantità adeguata –
conclude Cantori – soprattutto nei bambini e anziani. Ed è sempre consigliabile
cuocerli adeguatamente e verificare se non si ha una intolleranza”.