Un’altra serie A e serie B come senso delle misure
di Mauro Marchiani
In tempi recenti il Movimento 5 Stelle di Lugo ha promosso l’iniziativa istituita in favore dell’Istruzione, della Scuola, e a cui potevano aver accesso anche Istituti del nostro comprensorio attraverso un bando a cui si poteva aderire presentando un progetto al quale a punteggio, corrispondeva un predisposto finanziamento.
Un percorso formale che
non aveva casistiche o variabili diverse e differenti dai consueti e
di prassi, bandi pubblici per finanziamento a progetti.
Tralasciando le sterili
motivazioni e risibili dichiarazioni con cui un esponente del Governo
Locale liquidò la bontà di tale iniziativa –iniziativa
che vedeva mettere in gioco le restituzioni di retribuzione dei
portavoce 5 Stelle i quali, così facendo, a donazione, rendono
disponibili finanziamenti/fondi a copertura parziale di alcuni tagli
protratti negli anni – si assurge però che attraverso
questi fondi/finanziamenti si sarebbe certamente sgravato in parte
sul cittadino nel dover ritrovarsi a dare quel solito, e dato per
acquisito, contributo nell’intento di riuscire a detenere-per il
proprio figlio- il mantenimento di quei livelli qualitativi che
devono essere deputati all’Istruzione Pubblica – e tutto ciò
appare paradossale se si fa riferimento a quanto costituzionalmente
previsto in materia di Scuola “ART 34. La Scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è
obbligatoria e gratuita. Ecc. ecc.”.
Tali motivazioni venivano
indicate mezzo stampa – testualmente (fonte ravennanotizie.it);“la
scuola ha rifiutato i fondi” cosa che ovviamente non risponde al
vero. Il movimento politico non ha offerto fondi ma ha proposto di
partecipare ad un bando privo di regole chiare. Non ci sarà giudizio
nel merito fatto da persone competenti ma solo la votazione online su
una piattaforma privata. Come un invito ad un torneo sportivo in cui
le regole vengono scritte dopo lo svolgimento della gara in base
all’apprezzamento del pubblico”- e
indicavano complessità che solitamente si incontrano nella
preparazione e stesura di ogni progetto in presentazione in allegato
alla partecipazione dei bandi.
Oggi (oppure; in questi giorni) lo
stesso esponente nuovamente puntualizza, con un fare tra la sottile
polemica maliziosa e un’ironia demonizzatrice, di una mancata
partecipazione della Pro Loco di Lugo al bando regionale indetto
appunto in favore di tutte le Pro Loco, in rete tra loro.
Appare a dir poco irriverente tale
puntualizzazione in quanto, a rigor di logica, chi, se non il Comune,
si deve fare promotore presso la Pro Loco stessa caldeggiandone una
sua inderogabile partecipazione e coinvolgendola, trovare con una
bilaterale convergenza di intenti, come formulare una progettazione
atta a valorizzare la città stessa, anche attraverso un
coinvolgimento attivo della propria comunità.
Tale nuova presa di posizione
assunta dalla forza di maggioranza del Governo Locale attraverso un
suo esponente, da però la possibilità di poter far intravedere quel
che sembra sia un consueto percorso agevolato a cui solo alcuni
destinatari pare possano ambire a fruirne, grazie forse a
coinvolgimenti diretti che, nella fattispecie, sono del tutto
estranei a modalità operative intercorrenti con la Pro Loco di Lugo.
Da rilevare infatti che in ogni caso la Pro Loco di Lugo mai ha
gravato sui contribuenti e/o ha fatto richieste di finanziamenti
pubblici non pertinenti.
E come non tenere conto del fatto
che in questo anno di emergenzialità le pochissime iniziative e
attività svolte non hanno potuto contribuire a produrre alcune delle
caratteristiche necessarie richieste a garantire la partecipazione a
questo “intricato” bando regionale?
Come non accorgersi che l’impianto
generale del bando era maggiormente destinato ad enti che non
avessero subito difficoltà di sorta?
O forse sarà semplicemnte perchè
la partecipazione a questi bandi per finanziamento progetti non
sempre è ritenuta strategica da parte di questa amministrazione e
pare quasi si mettano in atto disparità coinvolgendo solo con
misura dei valori di interesse.