Report settimanale sul covid

Riceviamo dall’Ausl e pubblichiamo

Al fine di fornire un
aggiornamento rispetto all’evoluzione del quadro epidemiologico dell’infezione da
covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo
rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato,
alcuni dati relativi alla settimana dal 9 al 15 novembre (precisando che si
tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).

Nella settimana di riferimento si sono verificate 3.744 positività su un totale
di 35.477 tamponi (vale a dire oltre cinquemila al  giorno di media, con
punte di settemila), con una incidenza dunque del 10,6 per cento che, pur
aumentando rispetto alla settimana precedente, resta ancora più bassa rispetto
all’incidenza nazionale  

Su questo dato si registra, nell’ultima settimana, un aumento nei territori di
Rimini e Cesena, un lieve calo a Ravenna ed un calo più significativo a Forlì.
Si registra invece un aumento in tutti i territori rispetto all’indicatore
delle positività su popolazione residente.  Restano pressochè
invariate le percentuali di asintomatici   con quella di Rimini
ancora superiore alle altre.

Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto, nella settimana di
riferimento si è verificato un aumento, in questo caso omogeneo tra i vari
territori, di malati nei reparti di degenza; per quanto riguarda le Terapie
intensive, a fronte di un lieve aumento di ricoverati in valore assoluto, è
diminuita di mezzo punto la percentuale di ricoverati in terapia intensiva
rispetto al totale dei ricoverati. E sempre in tema di ricoveri, è interessante notare che l’incidenza
di ricoveri per covid su popolazione residente in Romagna è di 42,2 per centomila abitanti, a
fronte del 53,24 di media regionale; scorporando tale dato, l’incidenza di
ricoveri non in terapia intensiva è di 38,65 per centomila in Romagna contro una media
regionale di 48,37 e l’incidenza di ricoveri in terapia intensiva è di 3,55 per centomila in Romagna
contro una media regionale di 5,03.

“Da questi dati emerge come la Romagna continui
ad avere indicatori più positivi rispetto al resto  della regione, in
particolare dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri – rimarca il direttore
sanitario dell’Ausl Romagna Mattia Altini -. Ciononostante i valori assoluti
dei contagi restano alti, e conseguentemente pure i numeri di ricoveri, che
anche nella settimana scorsa sono aumentati, mantenendoci nel ‘livello rosso’
del Piano dinamico per gli ospedali. Una ulteriore crescita di ricoveri
significherebbe limitare di conseguenza il resto dell’attività sanitaria extra
– covid, ovviamente per le prestazioni non urgenti, ma questa è una situazione
che vogliamo evitare a tutti i costi. 

Anzi vogliamo continuare, come stiamo
facendo, ad erogare il maggior numero di prestazioni sia per completare il
recupero di quelle saltate durante i mesi della ‘prima ondata’ e per le nuove
prenotazioni. Come detto stiamo lavorando sfruttando ogni potenzialità per
implementare sempre più il contact tracing  in modo da individuare il
maggior numero di casi possibili in fase iniziale così da poterli gestire a
domicilio, e stiamo sempre più attivando strutture come le Cra covid per
pazienti fragili e paucisintomatici. 

Mi permetto di dire che stiamo facendo
tutto il possibile, anche in acccordo col privato e con le altre Istituzioni,
che ringraziamo, ma tutto rischia di essere vanificato se la cittadinanza non
continua con perizia a seguire le buone pratiche mirate a limitare il
contagio”.

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