Una registrazione di morte avvenuta, insolita
nella descrizione usuale degli atti parrocchiali
Sia noto e manifesto come
l’Angello (Angelo) alias Battista della Vedova morse (morì)
d’una imbriagadura (ubriacatura) molto gaiarda e questo fu
in casa de Iacomo Vincenzo Rauccino in Lugo et fu attrovato morto in
una sua camera alli 3 di gennaio del 1557 et fece per boccha tanto
vino che mai non ha potuto cavar via il fettor a tal che Angello in
questa fiata non era inebriato della facija di chiaro ( questa
volta non si era lavato la faccia con l’acqua) ma ben di vino
puzzolento e fu sepolto a San Giacomo in Lugo con gran murmuratione
Adeo quoad Angelus corius
reliquit vinu dulce Laurentii Lombardinj dispensatoris vini dulcis
sed deus liberet omnes nos a morte subitanea Amen 1557 (finchè
l’Angelo lascia la pelle per il vino dolce di Lorenzo Lombardini,
mescitore di vin dolce, ma Dio liberi noi tutti da una morte
improvvisa. Cosi sia)
Grazie allo storico locale prof. Gian Paolo Ricci Maccarini che dall’archivio parrocchiale di Villa san Martino ha ricavato e ricava informazioni utili a delineare un quadro del passato della Bassa Romagna e ci fa compagnia in questo Capodanno sobrio e pensieroso, invitandoci indirettamente a moderare i brindisi. Non c’è problema, crediamo…