Dal bollettino parrocchiale

 Il valore del digiuno

 

Le Sacre Scritture e tutta la tradizione cristiana insegnano che il digiuno è di grande aiuto per evitare il peccato. Così pratichiamo il vero digiuno che per Gesù è compiere la volontà del Padre celeste.

Gesù stesso ne dà l’esempio, rispondendo a Satana, al termine dei 40 giorni passati nel deserto, che “non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4)

Il vero digiuno è dunque finalizzato a mangiare il vero cibo, che è fare la volontà del Padre (Gv 4, 34)

Il digiuno va collocato nel contesto della chiamata di ogni cristiano a non più vivere per se stesso, ma per Gesù che ci ama e dà se stesso per noi. Il digiuno ci aiuta a mortificare il nostro egoismo e ad aprire il cuore all’amore di Dio e del prossimo.

Privarsi del cibo e usare in modo più sobrio parole, bevande, sonno e giochi, internet e tempo libero, televisione, facilita un’interiore disposizione ad ascoltare Cristo e a nutrirsi della sua parola di salvezza.

Con il digiuno e la preghiera sperimentiamo nel nostro intimo la fame e la sete di Dio.

Digiunare ci aiuta a coltivare lo stile del Buon Samaritano, che si china e va in soccorso del fratello sofferente.

Nella sua Prima Lettera San Giovanni scrive: Se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio?

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