JOE BIDEN vs VLADIMIR PUTIN
Il Presidente degli Stati Uniti ha usato toni particolarmente duri verso quello della Russia, definendolo un “killer”, in particolare a seguito delle interferenze russe anche sulle elezioni americane dello scorso 8 novembre.
Da una persona mite come lui sono partite accuse gravissime.
“Una valanga di fake news: così i media del Cremlino hanno tentato di influenzare le elezioni Usa” affermarono il 5 novembre scorso gli analisti di EuVsDisinfo, la task force del Servizio esterno della Commissione Europea specializzata nel contrasto alla propaganda malevola straniera.
” I media controllati dallo Stato russo e loro affiliati – scrissero gli esperti dell’Unione Europea – hanno chiaramente giocato in favore di Donald Trump contro Joe Biden”. Ad esempio, aggiunsero, “tra il 2 e il 15 ottobre, le news sui media pro Cremlino hanno raccontato che un secondo mandato di Trump gioverebbe agli Stati Uniti e alle relazioni Usa – Russia, mentre un’amministrazione Biden sarebbe un disastro per entrambe”.
Nel periodo preso in considerazione dagli esperti europei, Trump è stato criticato dai media pro Russia quel tanto da rendere credibile la forte approvazione del suo operato e soprattutto gli attacchi contro Biden basati su fake news già ampiamente smentite ma rimesse in circolo in quanto considerate comunque efficaci.
I media russi controllati e finanziati dal Cremlino sono stati molto attivi anche nelle loro versioni in lingua spagnola, quella dei latinos gruppo tendenzialmente favorevole a Trump, concentrandosi su un pubblico rivolto a sinistra. In questo caso l’obiettivo non è stato tanto quello di lodare Trump, quanto di screditare Biden o di tracciare un quadro pessimistico della situazione interna agli Usa..
L’obiettivo – scrissero gli analisti dell’Unione Europea – è di convincere gli elettori ispano – americani a restare a casa, anzichè votare per il partito democratico”.
Le tattiche utilizzate sono quelle tipiche del metodo russo, e puntano anche a creare confusione e scoramento, in questo caso per danneggiare Biden.
Basta vedere alcuni esempi della propaganda dei siti pro Cremlino, solo in apparenza contradditori. I messaggi propagati dai vari media russi vanno da un generico “gli Usa sono nel caos” al “nessun candidato può migliorare la situazione”.
“In alcuni casi – sottolinearono da EuVs Disinfo – la disinformazione pro Cremlino ha permeato la discussione pubblica in spagnolo ed è stata poi rilanciata da media locali”
Il metodo della disinformazione russa non punta sulla credibilità dei messaggi ma sul loro martellamento: secondo diversi studi di esperti occidentali, infatti, anche se palesemente false, le fake news se ripetute su vari canali della Rete fino a farle sfociare nel dibattito pubblico e nelle conversazioni private fra cittadini riescono comunque a condizionare parte della popolazione.
La storia, ormai lo sappiamo bene, non si fa con i “se” : per un momento immaginiamo come sarebbe l’Europa “se”Churchill non fosse stato l’unico rimasto in Gran Bretagna ad avere un giudizio molto duro verso la Germania nel 1940.
Se Biden ha usato toni per lui inconsueti, forse è in possesso di notizie così certe da mettere direttamente le carte sul tavolo, senza aspettare la mano finale.
Tiziano Conti