ERDOGAN a Ursula Van del Leyen:
NO,TU NO
Vediamo in questi giorni lievitare la polemica a proposito dello “schiaffo” del dittatore turco Erdogan verso la rappresentante dell’Europa Ursula Von derLeyen. Si tratta di gesto grave, (forse non compreso da molti nella sua gravità, perchè tutti i cerimoniali sono soppesati attentamente, esprimono molto di più dietro il gesto in sè, e aderiscono a protocolli internazionali che nessun Paese (civile) si sogna di disattendere.
Non si tratta di una negazione di seduta nè di una svista, ma di un preciso segnale che si comprenderà dopo una lunga premessa che vi invitiamo a rileggere ( Guardiamo “anche” più lontano da noi, sabato 20 febbraio 2021, pavaglionelugo.net)
Giusto lo sdegno del nostro Presidente del Consiglio Draghi, che dice qualcosa di semplicemente innegabile ovvero che Erdogan è un dittatore, e che inquadra un tema di dignità, non soggiace genuflesso a interessi economici di scambio fra i Paesi, dice quello che c’è da dire, perchè nel disprezzo verso la Von der Leyen – che rappresentava l’Europa, quindi anche noi- c’è un messaggio per noi. Visibile la paralisi timida e i sorrisetti imbarazzati del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel che non si alza ALMENO per cedere la poltrona a una signora, ALMENO sotto le telecamere, come si farebbe da noi, ma se ne sta ben fermo al suo posto tenendo d’occhio di sbieco il dittatore ed attento a non contrariarlo.
Il messaggio è “l’Europa, se si fa rappresentare da una donna, si accucci pure da qualche parte”, come si fa col cane (il maschio no,quello è degno di rispetto).
Brutta, brutta scena. Draghi ha avuto la schiena dritta che è mancata a Michel,il quale giustamente (ma solo adesso) mostra vergogna; e la sua reazione dovrebbe fargli conquistare ulteriori punti in Europa.
Ma chi è Erdogan? Chi sono le sue vittime? Siamo coscienti di quanto succede in quella parte del Medio Oriente?
Conosciamo il problema dei profughi? Perchè il suo gesto è grave?
Valeria Giordani
Noi ce ne siamo occupati poche settimane fa, a partire da un’intervista di Valeria Giordani a Fulgida Barattoni Rondinelli, fusignanese: vedi sabato 20 febbraio