Da Tiziano Conti

Ieri Tiziano Conti ha scritto per noi questo ricordo su Bruno Neri

Il Faentino che si oppose al fascismo


 In questo 25 aprile vogliamo ricordare Bruno Neri, calciatore che rimane nella storia anche per una foto del 1931 che lo ritrae come l’unico a non fare il saluto romano davanti a gerarchi fascisti. Grazie a Figurine Forever, associazione di collezionisti di Bologna, è stata realizzata –  ed è già sold out – la figurina dedicata al calciatore e partigiano faentino Bruno Neri, per onorare la memoria di una persona per bene, morta per difendere anche la nostra libertà.


 Bruno Neri è già stato omaggiato dal Mei di Faenza e dal suo patron Giordano Sangiorgi in tre edizioni di Materiale Resistente 2.0: la figurina speciale di Bruno Neri vuol ricordare l’unico “calciatore partigiano” di serie A morto sotto l’occupazione nazifascista.

Bruno Neri è stato un ottimo calciatore, un uomo di grandi valori, un patriota. Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, la sua carriera sportiva parte dalla città natale di Faenza e prosegue con una  breve apparizione al Livorno fino ai grandi club, la Fiorentina per 7 anni, il Torino per 3 anni, con un intermezzo alla Lucchese, che nel 1936/37 militava in serie A. Il periodo in Toscana è ricordato anche per le tre presenza in nazionale. Complessivamente, in massima serie collezionò 219 presenze e due reti.

Bruno Neri è celebre anche per una foto del 1931, in occasione dell’inaugurazione del nuovo stadio di Firenze “Giovanni Berta” (successivamente dedicato ad Artemio Franchi, dove gioca tuttora la Fiorentina) nella quale appare come l’unico calciatore a non fare il saluto romano davanti a gerarchi fascisti. Neri non era particolarmente impegnato in politica, forse non era nemmeno troppo interessato, ma la sua passione per l’arte e la poesia ben poco poteva avere a che fare con un regime autoritario. La sua vicinanza agli ambienti antifascisti lo portò a partecipare alla lotta partigiana, come vice comandante della Brigata Ravenna. La sua passione per il calcio seppe resistere anche ai dolori ed orrori della guerra, tanto che prese parte al campionato “Alta Italia” del 1944 con la maglia del “suo” Faenza”.

Bruno Neri è morto il 10 luglio 1944, durante uno scontro a fuoco con i nazisti, a Marradi, sull’Appennino, nei pressi dell’eremo di Gamogna, mentre si recava insieme a Vittorio Bellenghi (“Nico”, ex ufficiale del regio Esercito e comandante del Ravenna) a perlustrare il percorso che avrebbe dovuto condurre il suo battaglione a recuperare un aviolancio alleato sul Monte Lavane, a san Benedetto in Alpe.

“Ci piace ricordare – affermano da Figurine Forever – che le nostre figurine solidali non hanno solo lo scopo di raccogliere fondi ma anche quello di celebrare, di sensibilizzare, di sostenere la memoria storica. L’intero ricavato della vendita della figurina sarà destinato alla nostra campagna internazionale “Adotta Con La Figurina” allo scopo di sostenere le adozioni a distanza presso il Villaggio Mondobimbi a Tulear, Madagascar”. 

Tiziano Conti 

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