Lutto in Diocesi: addio a Natale Righini, per anni custode del palazzo vescovile di Imola

 Nel 1944 fu deportato nel campo di lavoro di St. Valentin. “Lavoravamo 12 ore al giorno, anche con -27 gradi” raccontava al nostro settimanale. Oggi il funerale in San Cassiano.

La Diocesi di dice addio a Natale Righini, per diversi anni custode del palazzo vescovile di Imola, venuto a mancare il 18 maggio all’età di 93 anni.


“Gino”, come era soprannominato, oltre al suo impegno per la Diocesi è stato un importante testimone della seconda guerra mondiale.

Nel maggio 1944, insieme a un gruppo di giovani di Castel del Rio, fu convocato in municipio per una sospetta “verifica dei documenti”. Fuori li aspettava un camion pronto a portarli al campo di prigionia di Fossoli (Carpi). «La nostra destinazione fu Mauthausen, la zona dei campi di concentramento nazisti nell’Alta Austria, a circa 20 chilometri da Linz – raccontava al nostro settimanale in un’intervista del febbraio 2010 -. Da lì, scesi dai treni, ci fecero camminare due ore per raggiungere il campo di lavoro di St. Valentin, dove ci misero a lavorare in una fabbrica per la produzione di componenti per carri armati.

Si producevano 18 carri armati al giorno, lavorando dodici ore, ma a volte anche trentasei ore di fila se si era in ritardo con le consegne. La temperatura nell’inverno arrivò per un’intera settimana fino a 27 gradi sotto zero. Come vitto ricevevamo un mestolo di acqua con rape, patate e una fetta di pane. Sono rimasto lì 13 mesi».


Dopo il ritorno in Italia, Righini ha vissuto prima a Borgo Tossignano, poi a Linaro e dal 1985 ha preso residenza all’interno del vescovado con la moglie Irma. Quattro figli, otto nipoti, Natale è stato il braccio destro e la persona di fiducia per tutte le piccole e grandi necessità pratiche del vescovado già per i vescovi Dardani, Fabiani e per il nostro vescovo emerito monsignor Ghirelli, sempre presente e disponibile.


I funerali di Righini si terranno oggi, venerdì 21 maggio, nella cattedrale di San Cassiano alle 14.45, con partenza della salma dalla camera mortuaria di Imola.

Dopo la messa si proseguirà per il cimitero di Linaro.

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