Martedì 12 aprile verrà intitolata a Sante Medri una sala all’interno della biblioteca Trisi di Lugo. L’appuntamento è alle 17: dopo i saluti istituzionali ci si trasferirà al primo piano della biblioteca dove si trova la sala, alla sinistra in fondo al corridoio. Alla cerimonia sarà presente la famiglia dell’ex direttore della biblioteca lughese, venuto a mancare nel gennaio 2021.
Sante Medri è nato a Castel Bolognese nel 1946; dopo la laurea in Pedagogia con una tesi in Letteratura su “Vittorini e il Politecnico” ha lavorato prima presso il Consorzio Provinciale di Pubblica lettura di Bologna, alla biblioteca di Castel San Pietro e a quella di Solarolo, infine nel 1981 ha vinto il concorso per la Biblioteca Trisi di Lugo.
Medri è stato prima vicedirettore e poi direttore fino al 2006, anno del suo pensionamento, dettato, come egli stesso ha più volte ribadito, dall’esigenza di “alleggerire il peso degli impegni lavorativi”, poiché già in quegli anni si erano fatti sentire i primi segnali della malattia che lo ha accompagnato fino alla scomparsa nel gennaio 2021.
La storia, la letteratura e la scrittura sono state le sue più grandi passioni: la ricerca dell’identità attraverso la documentazione storica è stata alla base delle sue scelte professionali. Importante, nel campo della valorizzazione dei fondi della Trisi, la strategia di unire il libro antico al moderno, le vecchie carte ai nuovi mezzi di comunicazione. Il suo impegno organizzativo e di ricerca hanno dato un contributo significativo alla conoscenza della Biblioteca Trisi, che ha visto aumentare in maniera evidente il suo bacino d’utenza, e hanno irrobustito l’approfondimento della storia lughese con ricadute non solo a livello locale. Numerosi i saggi di carattere storico e letterario che ha pubblicato nel corso degli anni, alcuni dei quali raccolti nella pubblicazione Cultura e società a Lugo dal ‘600 al ‘900, edita dalla casa editrice La Mandragora di Imola nel 2000. Si deve a lui anche la monografia La Biblioteca Comunale “Fabrizio Trisi” di Lugo. 1803-2003, realizzata in occasione del bicentenario della biblioteca.
Courtesy of Il Nuovo Diario Messaggero