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l’accoglienza e l’integrazione passano anche attraverso la lettura e un libro per bambini (e non), scritto nella propria lingua madre, può diventare un ponte tra chi scappa da una guerra e chi lo accoglie. È lo spirito con cui la biblioteca Fabrizio Trisi di Lugo ha donato 21 libri bilingue in italiano-ucraino alla Pediatria di Comunità della città. La donazione si inserisce all’interno di un progetto più ampio, quello di Mamma lingua. Storie per tutti, nessuno escluso. Mamma lingua si concentra sulle famiglie straniere, all’interno delle quali l’italiano non è la sola lingua parlata. La sua azione non si limita a rifornire le biblioteche di libri multilingue, ma comprende anche la formazione di volontari e interpreti per la lettura, di personale sanitario, di educatori sociali e di bibliotecari. «Questo è il luogo dove avviene il primo contatto tra i profughi e la città ospitante – ha commentato Maria Chiara Sbiroli, responsabile della biblioteca comunale di Lugo -. Qua si apre una finestra sui diritti che possono avere, e i libri servono a dar loro il benvenuto e ad accoglierli».
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Courtesy of Il Nuovo Diario Messaggero