Dichiarazioni di ospitalità vendute per ottenere il permesso di soggiorno, due denunce a Conselice

Foto di repertorio

False dichiarazioni di ospitalità presentate con l’intento di ottenere il permesso di soggiorno, residenze fittizie che avvenivano attraverso la falsificazione di timbri di enti pubblici, dietro ingenti quantità di denaro per ottenerle. È il “giro” scoperto dagli agenti del presidio di Conselice della polizia locale della Bassa Romagna al termine di un’attività di indagine iniziata a fine 2021.
Il tema si è imposto all’attenzione degli uffici di via Garibaldi quando «iniziarono a transitare un numero sospetto di dichiarazioni di ospitalità da parte di cittadini stranieri, sempre concesse negli stessi immobili» riferiscono dalla polizia locale.
Per questo motivo è iniziato un importante lavoro di incrocio dei dati, durato diversi mesi, e sviluppato con la collaborazione del commissariato di polizia di Lugo e del servizio anagrafe del Comune che, attraverso analisi mirate e verifiche anche sul campo, «ha portato alla luce un quadro rilevante di illegalità» affermano gli inquirenti. Al termine delle indagini i due responsabili sono stati denunciati per vari reati tra cui falso, sostituzione di persona e truffa. Tuttavia le indagini non si fermano, anzi. Si sospetta infatti che il “giro” coinvolga molte più persone anche in altri comuni dell’Unione della Bassa Romagna. «Per monitorare costantemente tale fenomeno, i controlli proseguiranno» affermano infatti le forze dell’ordine.
«È stato un grande impegno quello profuso dagli agenti della Polizia locale del presidio di Conselice – ha dichiarato la sindaca Paola Pula – che ha permesso, ancora una volta, di dimostrare l’elevata professionalità e attenzione che da sempre vengono messe in campo a difesa della legalità e al servizio della cittadinanza. Voglio complimentarmi con tutti loro per l’ottimo lavoro svolto».


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