Teatro Rossini pieno per I cacciatori del cielo, il docufilm dedicato a Francesco Baracca trasmesso su Rai Uno nel prime time serale di ieri, mercoledì 29 marzo.
Nata per celebrare il centenario dell’Aeronautica Militare, la pellicola ha goduto di un buon apprezzamento mediatico, testimoniato dai 3.447.000 telespettatori, pari al 18,3% di share. Ottima risposta anche da parte della cittadinanza lughese, che ha gremito (registrando il sold out) il teatro. «Nel 2018, quando abbiamo portato le frecce tricolore a sorvolare il monumento di Francesco Baracca, pensavo che avessimo raggiunto l’apoteosi – ha commentato il primo cittadino di Lugo Davide Ranalli -. Eppure siamo riusciti a fare qualcosa in più, a farlo conoscere a milioni di persone».
Eppure qualcuno dei lughesi che hanno visto il docufilm ha storto il naso, aspettandosi una maggiore presenza e valorizzazione della città natale del pilota all’interno della pellicola.
Il Comune basso romagnolo proseguirà ora nell’organizzazione di eventi per celebrare la storia e l’identità della città nell’anno in cui ricorre il centenario dell’Aeronautica Militare, oltre che i primi 100 anni dalla prima vittoria automobilistica di Enzo Ferrari al circuito del Savio di Ravenna. Fu in quell’occasione che Enrico Baracca, padre di Francesco, incontrò il giovane pilota Ferrari, con il quale nacque un rapporto che culminerà nella condivisione del leggendario simbolo del cavallino rampante. Sul felice intreccio tra queste ricorrenze, l’amministrazione sta organizzando un grande progetto espositivo che unisce storia, mito e arte, previsto per gli inizi di maggio.
Il 13 giugno sarà la volta del passaggio da Lugo della Mille Miglia, che proseguirà poi verso Imola. Un grande ritorno: il celebre corteo di auto storiche non si vedeva in città da dieci anni. Il 17 giugno sarà dedicata un’intera giornata al centenario del Savio, seguita, il 19, dalle commemorazioni istituzionali per l’anniversario della scomparsa di Baracca, a loro volta affiancate e precedute da ulteriori appuntamenti di grande interesse. «In questi anni abbiamo lavorato molto per rendere la figura di Francesco Baracca un patrimonio della storia italiana – aggiunge Ranalli -. Con questi eventi intendiamo consolidare la relazione tra la nostra città e la gloriosa storia della scuderia Ferrari, attraverso un rigoroso e autorevole approfondimento storico e iconografico sul simbolo del cavallino rampante».
Courtesy of Il Nuovo Diario Messaggero