Dopo le forti piogge è il momento della conta dei danni. Il devastante maltempo che si è abbattuto sull’imolese e nel ravennate è stato al centro delle due conferenze stampa convocate a Imola e Faenza a cui ha partecipato il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Già questa mattina, la Regione ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri una determinazione urgente per poter accedere in tempi brevissimi a un primo stanziamento di fondi, nel minor tempo possibile, annuncia il presidente della giunta regionale.
«Ora il nostro impegno è lavorare insieme per tornare il prima possibile alla normalità – le parole di Bonaccini -. Al momento, resta massima l’attenzione sull’Appennino per il pericolo di frane. Parliamo di un territorio colpito prima dalla siccità e poi da un’impressionante caduta d’acqua. Nei luoghi maggiormente colpiti, che faremo tutto ciò che serve per assistere chi ha bisogno, adesso nell’emergenza e dopo, quando il ritorno alla normalità dovrà essere accompagnato con i risarcimenti dovuti e tutto il sostegno necessario».
All’incontro erano presenti i sindaci dei comuni colpiti dalle esondazione di corsi d’acqua e frane.
L’evoluzione della situazione ha portato al passaggio dello stato di allerta da rosso ad arancione. Rimane difficile la situazione nella città di Faenza, in cui alcuni quartieri sono stati completamente invasi dall’acqua, così come a Spazzate Sassatelli e nella zona di Conselice, ancora alle prese con l’alluvione conseguente alla rottura dell’argine del torrente Sillaro. «Quasi risolta la rottura – fanno sapere dalla cabina di regia regionale -, rilevate piccole criticità sul Quaderna e sul Senio, dove sono state fatte alcune evacuazioni».
Nella giornata di ieri, i vigili del fuoco (94 uomini nel bolognese, 68 nel ravennate, 61 in provincia di Forlì-Cesena) hanno effettuato oltre 800 interventi; altri 185 sono in coda nel ravennate e nel forlivese (recupero beni, svuotamento cantine). Sono stati mobilitati mezzi meccanici per rimuovere terra, fango, detriti ma anche droni, battelli, mentre da Venezia un elicottero ha integrato quello di Bologna.
A partire da stasera saranno operative colonne mobili di Veneto e Toscana a Castel Bolognese e a Imola, per effettuare la pulizia delle case e il pompaggio delle acque.
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