Conselice resta senza acqua potabile, scuole chiuse e autobotti per rifornire i cittadini

Foto del 2 maggio. Massimo Fiorentini

Nella mattinata di ieri si sono svolti, a Faenza e Imola, gli incontri con i sindaci dei comuni colpiti dal maltempo. Un evento eccezionale sia per intensità che in rapporto alla durata. Ingenti i danni, centinaia gli sfollati, due i morti (a Fontanelice e Castel Bolognese). Colpita duramente la Bassa Romagna. Conselice, Bagnacavallo, abitazioni evacuate a Lugo.
A Conselice la rottura degli argini del torrente Sillaro ha portato un’ingente quantità d’acqua a riversarsi in paese, colpendo la zona bassa della città. «Dopo la rottura e il pronto intervento – spiega la sindaca Paola Pula -, c’è stata la messa in sicurezza delle persone vittime della prima ondata. L’acqua, però, continuando ad avanzare ha come ridisegnato il corso del fiume, provocando l’allagamento di strade e case. Ora l’attenzione è concentrata sul reticolo secondario degli scoli». Un punto essenziale, il primo tassello del domino. Liberare la città significherebbe rendere possibile l’intervento di assistenza a famiglie e imprese. «Parliamo di volumi giganteschi – continua -, che allargano sempre più scomparti e aree a giacitura bassa. Purtroppo assistiamo a un deflusso lentissimo a causa dell’inabilità del terreno a gestire una tale congiuntura». Sempre a Conselice un guasto tecnico sta causando l’assenza di acqua corrente. Scuole e nidi del territorio comunale sono chiusi nella giornata di oggi (venerdì 5 maggio), mentre sono in arrivo ulteriori scorte. Da Bologna arriveranno alcuni campioni con bottiglioni da 5 litri che saranno distribuiti dai volontari. Le autobotti sono invece già posizionate nei parcheggi delle Coop di via San Pasi a Lavezzola e di via Battisti 4/a a Conselice, nonché in piazza Mameli a San Patrizio.

Ranalli: «Ora al lavoro per il ripristino»
«Stiamo monitorando la situazione – afferma Davide Ranalli, sindaco di Lugo -. Le zone allagate continuano purtroppo a essere molte, si veda Bagnacavallo. Un dato positivo, se c’è, è che belle giornate come quella di oggi offrono le condizioni per cercare soluzioni e iniziare i lavori di ripristino». Il terreno, troppo secco e ormai disabituato a grandi quantità d’acqua, si è dimostrato semplicemente incapace di assorbire le precipitazioni. «Eviterei di addentrarmi nel tema manutenzione – ammonisce Ranalli -, non essendo competenza delle amministrazioni comunali ma del demanio. La copiosità della pioggia ha aperto uno scenario totalmente inedito e spaventoso, con milioni di litri d’acqua che si sono riversati su strade e campi. Non saprei dire cosa si potesse fare in più dal punto di vista logistico». Al palazzetto dello sport di Lugo è stato allestito un presidio nel quale, ove necessario, verranno ospitate le persone sfollate dalle zone limitrofe. Lugo risulta comunque tra i comuni meno colpiti dai recenti episodi. È lo stesso primo cittadino a definirsi «uno dei fortunati».
Nel frattempo il Consiglio dei ministri ha deciso lo stato di emergenza per i nubifragi in Emilia-Romagna e questo consentirà alla regione di godere di risorse essenziali. A livello locale saranno le amministrazioni ad avviare un dialogo con le imprese, a fare la conta dei danni per cercare di dare risposte nel più breve tempo possibile.


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