Da Conselice a San Pietro, a Roma il mercatino delle aziende colpite dall’alluvione

C’è chi ha visto i suoi animali morire per l’impossibilità di far arrivare il foraggio nell’allevamento rimasto isolato, chi ha perso api e arnie a causa della frana dei terreni, chi ha avuto il frutteto soffocati da acqua e fango. Sono alcune delle storie degli agricoltori romagnoli alluvionati della Coldiretti che a San Pietro hanno portato i prodotti salvati dalla furia di maltempo ed esondazioni a costo di mille sacrifici, in occasione del “World Meeting of Human Fraternity”, ispirato all’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco.
«Sui banchi del mercatino alle porte del Vaticano dalla Romagna si possono così trovare pomodori, melanzane e zucchine uova, frutta, miele e formaggi – sottolinea Coldiretti – provenienti da Conselice e dalle zone più colpite del Ravennate e del Forlivese, simbolo della resistenza di una terra che non si arrende nonostante la catastrofe naturale che l’ha colpita».
Tra le tante aziende messe in ginocchio dall’alluvione c’è anche il caseificio Boschetto Vecchio di Conselice che, continua Coldiretti, «a causa dell’allagamento ha perso le scorte di mangimi e i campi dove erano seminati i foraggi per garantire le scorte alimentari invernali. Solo grazie alla solidarietà degli allevatori dei territori vicini (Emilia e Lombardia) ha salvato gli animali grazie all’invio di acqua potabile, mangimi e foraggio».


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Courtesy of Il Nuovo Diario Messaggero

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