Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Emilia-Romagna nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].
Dall’analisi emerge che nel Bolognese si registra la quota più bassa in regione per mezzi appartenenti alla categoria Euro 0 e si attestano quote importanti per il metano.
La provincia di Bologna segna un calo di immatricolazioni di autobus del -17%
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.
L’Emilia-Romagna segue il trend in discesa del Paese e immatricola ben 305 targhe in meno rispetto al 2021, registrando così il -14,7%. La Provincia di Bologna resta sulla stessa linea e segna un calo del 11,8%, con 231 nuovi mezzi.
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.
Uno scenario contrastante, seppur a livelli minimi, si presenta in Emilia-Romagna: la regione segna una crescita dello 0,6%, immatricolando 310 mezzi (solo 2 targhe in più rispetto al 2021). Differenziale negativo invece per Bologna, che con 82 immatricolazioni fa segnare un calo che supera il 17%.
Autobus: la Provincia di Bologna ha le percentuali più alte di mezzi a metano 25,5%
Per quanto concerne l’alimentazione, nel 2022 la situazione nazionale del parco circolante settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
In Emilia-Romagna l’elettrico tocca lo 0,3% e l’ibrido sale fino allo 0,8%. Il gasolio rimane preponderante e copre l’89,1% del parco; il metano è al 4,6% e la benzina poco sopra il 3%. In linea con le percentuali regionali, Bologna e Provincia hanno lo 0,2% di autocarri elettrici e lo 0,8% di ibridi. I mezzi a gasolio si attestano all’86,1%,
[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI