Scuola, dal 5 settembre le domande di contributo per i libri scolastici

A partire da martedì 5 settembre e fino alle ore 18 del 26 ottobre 2023 è possibile presentare domanda per i contributi per i libri di testo messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna, a favore degli studenti e delle studentesse frequentanti le scuole secondarie di 1° e 2° grado del sistema nazionale di istruzione. Il contributo è concesso per le spese per l’acquisto dei libri di testo e di altri materiali e contenuti didattici, anche digitali, relativi ai corsi di istruzione per l’anno scolastico 2023/2024.
Per l’anno scolastico 2022/2023, nel Comune di Imola, sono state accolte 871 domande di contributo (sulle 905 pervenute), per un importo complessivo di oltre 125 mila euro. Un dato in aumento rispetto all’anno scolastico 2021/2022, quando vennero accolte 659 domande di buono libro, per un importo di 95 mila euro.

A chi spettano i contributi
Per poter ottenere i contributi, gli studenti devono appartenere a famiglie che presentano un valore Isee, in corso di validità, da 0 a 15.748,78 euro.
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma ER.GO SCUOLA, collegandosi al link https://scuola.er-go.it/ (nella pagina di primo accesso è disponibile una guida alla compilazione). L’accesso all’applicativo può essere effettuato unicamente tramite l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di identità digitale), la CIE (Carta d’identità elettronica) o la CNS (Carta nazionale dei servizi).
Per presentare la domanda online, l’utente potrà essere assistito gratuitamente dai Caf convenzionati.
La compilazione della domanda dovrà essere effettuata da uno dei genitori o da chi rappresenta legalmente il minore o direttamente dallo studente, se maggiorenne. Nel caso di studente maggiorenne, la domanda potrà essere presentata anche dal genitore/tutore delegato dallo studente stesso.
Sarà quindi il Comune di residenza dello studente a erogare il beneficio. Gli studenti immigrati privi di residenza si considerano residenti nel Comune in cui sono domiciliati.


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