Settembre. La vendemmia entra nel vivo, tra aree di produzione in pianura dove ci si appresta a partire e altre, più in collina, dove le prime uve come Pinot grigio, Chardonnay e Moscato sono state pressoché tutte già poste in cantina. Le previsioni, al netto degli eventi climatici e delle malattie fungine, parlano di una minore quantità, ma di una buona qualità. Attualmente, la produzione delle uve precoci ha registrato un -15% circa e per gli altri vitigni la tendenza sembra la stessa. Meritevoli di attenzione anche la difficile reperibilità di manodopera e il lavoro di comunicazione e valorizzazione dei prodotti locali a cui è chiamato l’intero settore.
Nell’articolo completo, che trovate nel numero del nostro settimanale in edicola da giovedì 7 settembre, abbiamo riportato le parole del presidente del Consorzio Vini di Romagna, Roberto Monti, insieme a quelle delle aziende agricole e viticole locali, che dopo frane, alluvioni e siccità fanno il punto sulla raccolta.
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