Bell’Italia

CASTELLUCCIO DI NORCIA con RENZO FAVALLI

Non è possibile indicare con precisione estrema e con largo anticipo quando sul Pian Grande, che si stende alle pendici del Massiccio del Monte Vettore, la fioritura inizia e come si evolve. Perché non esiste una regola, non c’è una data di inizio e di fine prevedibile che viene stabilita a priori dall’uomo. Come le caratteristiche di un vino variano sulla base del clima che ha caratterizzato la stagione, anche la fioritura varia sulla base delle condizioni climatiche.

Possiamo però indicare un periodo di massima in cui questa tavolozza naturale di colori prende forma, il periodo che va da fine maggio a metà luglioLa fioritura non ha solamente variazioni da un punto di vista temporale ma anche da quello cromatico, è infatti un fenomeno vivo, che muta e ad ogni ora e a ogni giorno si presenta diverso e spettacolare. Narcisi, genzianelle, violette, lenticchie, papaveri, asfodeli, acetoselle e molto altro si alternano tra di loro donando all’altopiano un vestito che si rinnova e si tinge dal bianco al giallo, dal blu al rosso.

Quindi la fioritura non è né in ritardo né in anticipo, non è “sbiadita” o accesa, è ogni anno esattamente come deve essere: ci restituisce con i suoi colori quello che è successo nei mesi precedenti. Questo vale sia per i fiori spontanei che per quelli derivanti dalle piante coltivate come la lenticchia.

 

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