Nell’epoca in cui nessun potente si fa mai da parte, la decisione di Joe Biden di rinunciare alla possibilità di un secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti, e quindi di essere uno dei leader più influenti nel mondo, assume una valenza che non è solo politica, ma anche umana e piena dei valori che sono sempre stati alla base della sua vita.
Per mesi l’America si è sentita prigioniera della sua scelta di voler affrontare una nuova campagna elettorale da parte di Joe Biden, fino al weekend in cui ha preso la decisione di ritirarsi.
Dopo, lo spazio mediatico è stato riempito dalla scalata di Kamala Harris, fino alla sua accettazione della candidatura, avvenuta nella notte italiana tra giovedì e venerdì.
Merita una riflessione la rilevanza e l’originalità del gesto di Biden: mettersi da parte, nell’epoca in cui nessun potente si fa mai da parte.
Eppure lunedì scorso, il primo giorno della Convention, i democratici d’America lo hanno ricompensato per quel gesto. Si è percepito dal «Thank you, Joe Biden» pronunciato dalla giovane deputata del Queens Alexandria Ocasio-Cortez con la devozione di una figlia verso un padre non sempre amato, dai volontari che distribuivano affannosamente i cartelli «We Love Joe», raccomandando di tenerli nascosti fino al momento buono, infine dagli interventi della first lady Jill e della figlia Ashley, così commoventi da costringere Biden a prendere in mano il fazzoletto, per asciugare le proprie lacrime.
A un certo punto del suo lungo discorso Biden ha avuto un’esitazione. È successo mentre parlava della battaglia contro Big Pharma. Si è voltato di lato, verso il nulla, come richiamato da una voce. Ha perso il tono. Per un paio di secondi è apparso un uomo anziano disorientato su un palco. Ma il pubblico era pronto, gli è venuto in soccorso coprendo l’imbarazzo con un lunghissimo applauso, riportando in aria i cartelli, dandogli tempo.
In quegli istanti si è prodotto un contrasto smisurato fra il potere del Presidente degli Stati Uniti e la vulnerabilità di un uomo anziano.
Molti in questo ultimo periodo hanno evidenziato come Biden stia vivendo il decadimento della sua persona e forse qualcosa in più, nella lista dei problemi che ci aspettano quando i nostri anni diventano tanti.
Ma allo United Center di Chicago, il luogo dove si è svolta la Convention democratica, il “vecchio Joe” si è preso tutto il tempo che gli spettava per mettere in ordine il suo lascito politico.
Ma non ha nominato, lasciandolo invece echeggiare implicito, l’atto politico che resterà non solo il più decisivo del suo mandato, ma anche il più nobile: la capacità fuori moda della rinuncia.
In questo vediamo il concetto più dignitoso della politica: servire i propri ideali, il proprio paese e capire quando ci sarà qualcuno che potrà farlo meglio di noi.
Tiziano Conti
Foto Wikipedia di Gage Skidmore from Surprise