Gli ultimi due spettacoli di questa edizione di Bagnacavallo festival sono una prosa e un concerto, diversi tra loro ma ugualmente interessanti: sempre alle 21, chiostro dell’ex convento di San Francesco, via Cadorna 14 (e, in caso di maltempo, Teatro Goldoni, piazza della Libertà). Eccoli.
Martedì 27 agosto, avremo Vedrai, vedrai, spettacolo di prosa dedicato alle donne. Testi: Gigi Bertoni; con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa; regia: Alberto Grilli; scene e costumi: Maria Donata Papadia, Angela Pezzi, Loretta Ingannato; luci: Marcello D’Agostino; direzione musicale: Antonella Talamonti; una produzione Teatro Due Mondi.
Ingresso (posto unico non numerato) euro 10, gratuito per i minori di 18 anni. Prevendite online su Vivaticket, a questo link. Prenotazioni al cell./WhatsApp 3486940141. Biglietteria serale sul posto dalle ore 20.
Sul palco tre attrici: diversi volti e diversi corpi, ma una unica storia, che propone molteplici sfumature; è il racconto di episodi che hanno segnato e segnano le vite delle donne con una violenza che è a volte fisica e a volte generata da un pensiero che esclude. Ma in queste storie c’è anche voglia di libertà, di sorellanza, di sogni, di condivisione; c’è coraggio estremo, volontà di non cedere. Come può finire uno spettacolo così? Non finendo. Continuando nel racconto e nella vita quotidiana degli spettatori.
Prima dello spettacolo: La voce femminile nelle lingue dei paesi gemelli, lettura offerta da Amici di Neresheim e Comunicando.
Venerdì 30 agosto, il festival si chiude con il concerto di Ambrogio Sparagna trio in Il viaggio di Giuseppantonio… da Napoli a Marsiglia! Ambrogio Sparagna – voce, organetti; Alessia Salvucci – tamburelli; Erasmo Treglia – torototela, ghironda, ciaramella.
Ingresso (posto unico non numerato) euro 13, gratuito per i minori di 18 anni. Prevendite online su Vivaticket, a questo link. Prenotazioni al cell./WhatsApp 3486940141. Biglietteria serale sul posto dalle ore 20.
Ambrogio Sparagna in un progetto vocale-strumentale che permette di conoscere più da vicino la maestrìa compositiva e la passionalità interpretativa di uno tra i musicisti più importanti nel panorama della nuova musica popolare italiana e grande virtuoso di organetto. Il filo conduttore è il mitico viaggio emigrante di Giuseppantonio e dei suoi compagni musici raccontato da Sparagna tra serenate e ballate, ninne nanne e tarantelle d’amore, ritmi frenetici e saltarelli sempre attenti a coinvolgere il pubblico e farlo “camminare” sulla musica.