Baldini e Sant’Agata, un legame… di famiglia che dura da 220 anni

Per festeggiare la presenza ininterrotta della famiglia Baldini a Sant’Agata sul Santerno (Baldini dello schiaffo), si sono ritrovati in ventisei a cena alla Ca’ della Lanterna, sabato 31 agosto.
Quando i Baldini giunsero a Sant’Agata, si stabilirono prima a sinistra del Santerno lungo una strada che congiungeva il “Passo della Barca” (zona ponte attuale) con via Tiglio sinistro; poi si spostarono a destra del fiume e lavorarono terreni del banchiere ginevrino Jean Gabriel Eynard (Lione, 28 dicembre 1775-Ginevra, 5 febbraio 1863), che i massesi conoscono bene per avere rilevato dal barone losannese Crud la tenuta Cibo ed altre terre nel corso dell’8001.

Si diceva che i Baldini diventarono santagatesi nel 1803 col matrimonio di Sante Baldini e Caterina Minzoni – tra l’altro dipendenti di Elia Vittorio Beniamino Crud (Losanna, 24 febbraio 1772-Ginevra, 15 maggio 1845) -; però ad assicurare la continuità della stirpe fino ad oggi fu Domenico Maria Baldini (nato a Lugo, il 23 febbraio 1784, fratellastro del predetto Sante), il quale sposò Rosa Martini l’8 settembre 1804 a Sant’Agata Ferrarese (è questo l’evento preso a riferimento per calcolare i 220 anni).

Altro spostamento significativo della famiglia fu il trasferimento in una casa di via Giardino, oggi adiacente alle distillerie Mazzari; lì nacque il nonno, Giannetto Baldini (1897-1975), cavaliere di Vittorio Veneto, stimato norcino e saltatore nel gioco popolare chiamato “e’ seltagalet”. Il figlio minore di Giannetto e Natalia Biondi, Achille “Chiletto” Baldini, 88 anni il prossimo 7 ottobre, è stato calciatore nella Reggina in serie B negli anni ’60. Una discendente, per parte di madre, abita attualmente con la famiglia in Spagna.

La ricerca sui Baldini, condotta da Giovanni, è stata complicata e se ha dato frutti lo si deve alla “rete” di genealogisti locali, i quali hanno prodotto banche-dati, incrociando le quali è stato possibile trovare il bandolo della matassa. Oltre a FamilySearch e agli archivi parrocchiali (di Cotignola, Lugo e Sant’Agata sul Santerno), determinanti si sono rivelati l’estratto di nascite-morti-Baldini di Cotignola secoli XVI-XXI (cortesia di Domenico Savini) e la banca-dati costruita da Giancarlo Rustichelli con le sole nascite avvenute a Lugo dal 1566 al 1966.


Note
1 Giovanni Baldini, Due svizzeri di passaggio per seminare nei campi l’agricoltura di domani, inserto centrale del «Giornale di massa», luglio 2020, pp. I-IV.

Ultime Notizie

Rubriche