La protesta della Confartigianato

Grande preoccupazione per la scelta del Governo di chiudere alle 18 il mondo della ristorazione

E’ andata in scena  la protesta degli addetti alla ristorazione.
Davanti alla sede di Confartigianato Bologna Metropolitana a Imola una delegazione di operatori aderenti
all’associazione, ha manifestato in maniera simbolica, e nel pieno
rispetto delle disposizioni di sicurezza, gettando in aria oggetti del
loro lavoro come gesto di protesta contro l’ennesima penalizzazione del
settore.
“Esprimiamo grande
preoccupazione per la scelta del Governo di chiudere alle 18 il mondo
della ristorazione, una misura che, in particolare per i ristoranti, si
fatica a comprenderne la logica – ha sottolineato Amilcare Renzi,
segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana, durante la
manifestazione -. Dispiace che il premier Conte non abbia tenuto in
debita considerazione la lettera – appello firmata dal presidente della
Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a nome della
Conferenza delle Regioni con la quale si proponeva la chiusura dei
ristoranti alle 23 e dei bar senza servizio ai tavoli alle 20”.
Il mondo dell’artigianato e
della ristorazione si è distinto in questi mesi per la massima
collaborazione nella definizione delle linee guida. “I nostri bar,
ristoranti, gelaterie e pasticcerie hanno sempre rispettato
rigorosamente le misure di sicurezza per difendere la salute dei
cittadini. A maggior ragione non comprendiamo questo obbligo di
chiusura, mentre a negozi e grande distribuzione rimane permessa, ad
esempio, la commercializzazione dei prodotti dolciari oltre le ore 18”.
“Da sempre siamo convinti
che al primo posto c’è la salute, senza difendere la salute non si
difende l’economia, ma siamo altresì convinti che questo sia il momento
di combattere il virus con le armi della ragione e non con azioni
oscurantiste – ha sottolineato Renzi -. La scelta di
adottare misure che penalizzano duramente ristoranti e bar, così come le
palestre e i centri sportivi, i cinema e i teatri senza distinguere
dalle situazioni realmente a rischio da quelle mantenute sicure
dall’impegno degli imprenditori e del loro personale, non ci piace”.
Per l’incoscienza di alcuni
non si possono penalizzare interi settori che, di fronte a questa
chiusura, rischiano di non riaprire mai più. Più che chiudere tutto
serviva una grande capacità di controllo del territorio, e penalizzare
chi effettivamente non rispettava le norme di sicurezza”.
“Il Governo non ha accolto
le istanze di Confartigianato, ora però ci auguriamo che le misure di
ristoro annunciate siano effettivamente commisurate all’impatto
provocato dalle nuove restrizioni sull’attività dei nostri imprenditori e
che soprattutto siano erogate in tempi rapidi per evitare il rischio di
chiusura delle imprese – ha concluso Renzi -.
Confartigianato continuerà ad essere al fianco di tutte le sue imprese e
continuerà, in maniera pacifica e nel rispetto delle regole, a
combattere affinchè si possa in tempo breve porre rimedio a questa
scelta che riteniamo sbagliata e ingiusta per categorie che sono già
stata duramente penalizzate dal precedente lockdown”.
(Valerio Zanotti – 335375457)

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