INCIPIT VITA NOVA (parte seconda)

In via Felisio le risposte a tanti bisogni


 Ieri vi abbiamo parlato dell’interazione arte (Corrado Preti)-volontariato lughese. Oggi cerchiamo di vedere più da vicino la realtà da cui un autore poliedrico attinge le materie prime, grazie alla disponibilità generosa dei donatori e degli operatori di via Felisio

Un doveroso ringraziamento a Tobia Bazzocchi e a Giovanni Sali che con gentilezza e pazienza mi hanno illustrato la loro realtà, quella che aiuta ragazzi che per vari motivi si trovano senza un’abitazione o un lavoro stabile, svolgendo anche un’attività di raccolta e piccolo restauro di mobili a uso familiare messi poi a disposizione di persone in condizioni di necessità.

L’idea ha cominciato a concretizzarsi circa un anno fa,  ma è diventata pienamente operativa solo da pochi mesi, a causa delle restrizioni imposte dal covid 19. E’ un’Azienda di Promozione Sociale che ha offerto un posto letto a chi ne aveva bisogno nell’ex Cantina Valli, mettendo a disposizione l’appartamento del custode, ora occupato da 5 Africani e da un Italiano, che collaborano nelle attività quotidiane dell’associazione.

Altri 7 giovani, centrafricani, vivono in via Sammartina, di fronte al laghetto, ma si dovrà trovare un’altra sistemazione a breve, in quanto lo stabile sarà oggetto di lavori di ristrutturazione. Anzi a questo proposito siamo tutti invitati a comunicare in sede la possibilità di un altro affitto, a carico del Melograno, che farà fronte anche alle relative utenze.

L’ospite che è in grado di farlo contribuisce alle spese, se lavora (generalmente in agricoltura o nell’industria), chi non può continua  a tempo pieno ad affiancare il coordinatore, Tobia, nelle varie incombenze della struttura, che, come vedremo è molto articolata.

Ogni figura presente nel capannone ha le sue competenze e le mette a disposizione degli altri. Sicuramente non ho un quadro esaustivo, e me ne scuso, non avendo voluto portare via troppo tempo ai miei interlocutori: le attività sono tante e le ore giornaliere solo 24. Cito Ivo che ha la passione del restauro e lo insegna a un ospite, Maddalenza che con altre volontarie riceve e sistema articoli per la casa, per l’igiene, per i neonati, ci sono le volontarie della San Vincenzo che si occupano di abbigliamento, qualcuno sistema libri…..

Intanto il Banco Alimentare continua a provvedere alla distribuzione dalla sede in via Garibaldi 116 e dalla Collegiata: la risposta quindi è veramente a 360 gradi. Per l’oggettistica è operativa l’attività delle Cose di Leda, aperta al pubblico il giovedì per la distribuzione gratuita, il lunedì e il venerdì a offerta libera. Vi operano volontari associati a Il Melograno, alla san Vincenzo, e al Centro di Solidarietà


 

 Raccolgono anche scarti della grande ditribuzione: ho potuto vedere detersivi con confezioni imperfette donati da una catena di supermercati che ha una sede a Lugo. L’importante, sottolinea Tobia, è che non ci si sovrapponga, il mondo del volontariato deve essere parcellizzato in tante realtà affiancate, in sinergia interattiva, in un dialogo costante e produttivo.

Il Progetto “Lavorando si impara” coinvolge disoccupati a cui viene affiancato un tutor che propone laboratori manuali, oltre al già citato restauro è presente fra l’altro l’attività di imbiancatura, ma l’elenco completo sarebbe troppo lungo. “Un raggio di casa” offre soluzioni abitative sostenibili a chi non riuscirebbe ad approcciarsi al normale mercato immobiliare perchè privo di garanzie e o di disponibilità economiche. “Biblioteca Giorgina” è un progetto che raccoglie libri da donare o da prestare.

Giovanni mi spiega così il nome: qui c’era una villa, Giorgina, appunto, così chiamata in onore della moglie di Valli, il fondatore della cantina che è stata attiva tanti anni. Negli anni 20 era sede del movimento futurista, veniva spesso Balilla Pratella e fu visitata dal re in persona.

Tutti questi progetti hanno il supporto di tre automezzi; il primo camion fu donato da Pirazzoli mobili quando chiuse il punto vendita di sant’Agata sul Santerno, il secondo doppio acquisto è recente e si deve alla disponibilità testamentaria dei coniugi Elena Gordini e Ferruccio Zannoni nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo. Questa ha devoluto parte della donazione alla Casa della Carità e parte al Melograno: sono arrivati due mezzi di seconda mano con cui vengono effettuati i trasporti degli oggetti, a volte veramente ingombranti.

Alla caccia di notizie positive, mi diceva Arrigo Antonellini: ecco declinato in maniera incoraggiante un aggettivo che continua a fare paura in ogni angolo della terra. Ma qui, in via Felisio 3, c’è tutto il mondo, mondo incoraggiante e sano che convive in maniera proficua e intelligente, dando valore al passato e costruendo in maniera sinergica un presente solidale e inclusivo


 

Lucia  Baldini
 

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