Il ministro Musumeci incontra i sindaci del ravennate, «necessario puntare sulla prevenzione»

Il ministro Musumeci durante l’incontro a Faenza

«Ciò che è accaduto in Emilia Romagna deve servire da riferimento per tutta l’Italia, in un territorio così fragile e vulnerabile ed esposto a diversi rischi, chi presta la propria opera a titolo gratuito è un tesoro da valorizzare, salvaguardare e tutelare». Da questi presupposti il ministro della Protezione civile e per le Politiche del mare Nello Musumeci ha introdotto la sua visita a Faenza e nei territori colpiti dall’alluvione della scorsa settimana.
Accompagnato dal governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, dal Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa e dai parlamentari, Musumeci ha incontrato prima gli amministratori locali e successivamente i volontari della Protezione Civile schierati di fronte a palazzo Manfredi. Il ministro ha poi assicurato all’interno della sala comunale di Faenza, durante la conferenza stampa che il Governo agirà nel più breve tempo possibile per sostenere la regione Emilia Romagna, con attenzione particolare nei confronti delle imprese agricole gravemente danneggiate dalle alluvioni. In mattinata il ministro si era recato anche a Borgo Tossignano per un incontro con i sindaci del Circondario imolese e della vallata del Santerno, paesi colpiti dall’emergenza frane.
La stima dei danni per il settore pubblico e privato fatta dalla Regione è di circa 1 miliardo di euro e a tal proposito, il governatore Stefano Bonaccini ha sottolineato che le zone colpite vanno dal reggiano al riminese, dove la grave siccità sommata alle abbondanti piogge ha ulteriormente aggravato la situazione e che l’efficienza del sistema di Protezione civile ha permesso di evitare danni ben più gravi, aggiungendo che oltre ai fondi c’è necessità di uno strumento normativo, possibilmente un Decreto legge speciale, che consenta di accelerare e sburocratizzare l’utilizzo delle risorse, in particolare per le imprese. I comuni di Castel Bolognese, Bagnacavallo, Faenza, Conselice e Cotignola, come ha evidenziato il Presidente della Provincia di Ravenna Michele De Pascale, sono stati tra quelli in cui si sono registrati i principali danni in particolare allagamenti e rotture degli argini; «vedremo qual è l’entità dei danni e sulla base della ricognizione faremo una serena riflessione sulle risorse necessarie per la ricostruzione; tutti dobbiamo lavorare per un sistema più efficiente e per realizzarlo è necessario puntare sulla prevenzione, consapevoli che il sistema di protezione civile deve adeguarsi al contesto e alle mutate condizioni climatiche, immaginare di dover operare secondo una cultura di protezione civile di 20 anni fa sarebbe irresponsabile e semplicistico» ha concluso il ministro Musumeci.


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