La poesia del martedì

Lampi

Dal grumo di neuroni resistenti
alla furia iconoclasta del tempo,

lucide balzano immagini
di remote pellicole fissate:
da occhi precariamente sani.
il bimbo che piange nell’Alcazar
Pagliero torturato a sangue
la carrozzina russa che saltella sui gradini
Gilda neroguantata che canta Amado mio
il Doc Riedenschneider sedotto dall’onda
Reggiani dal braccio pendulo che vortica
il collo sfregiato dalla rauca Marlene
il culo della Koll assisa sul bidet
Belushi fratello blues che implora perdono
von Sidow ludens a scacchi con la Morte.

Marcello Savini

Ultime Notizie

Rubriche