A teatro solo tra più di un altro anno

Si faranno altri lavori al Rossini

Mai fidarsi quando iniziano lavori della Pubblica Amministrazione dei tempi che vengono preannunciati per la loro ultimazione.

Accadono sempre eventi “straordinari” sfavorevoli (“piove sempre tanto!?”) per via dei quali questi tempi non vengono rispettati, meglio sarebbe se non venissero mai fatte previsioni.

Da quanti mesi, anni, ad esempio, piazza Savonarola è inutilizzabile, inguardabile? 

Sarà così anche per il nostro teatro, tanto che rimarremo orfani anche di un’altra stagione, non avremo nemmeno quella di questo 2020 come invece “ci era stato” promesso. 

La causa, questa volta, il coronavirus, per via del quale si “ridurrebbero” di 300, più della metà, i posti disponibili per gli spettatori.

Ma a teatro quanti sono quelli che vanno soli? 

Da qui la decisione di non aprire in questo autunno ma di eseguire altri lavori che diversamente si sarebbero fatti durante la prossima estate, a teatro ovviamente chiuso. 

Sarebbe troppo costoso ampliare il numero delle repliche da 4 a 6 per riportare finalmente a teatro gli abbonati? 

Si poteva limitare a tre gli spettacoli di prosa dividendoli in due, con tre spettacoli per la metà di abbonati e altri tre per l’altra metà? 

Lasciando come previsto gli altri lavori all’estate, evitando così la chiusura totale addirittura per due anni!

Intanto siamo curiosi di sapere cosa farà l’Alighieri di Ravenna ed il Masini di Faenza, rimarranno chiusi? 

Sicuramente non ci sarà posto per i lughesi in altri teatri come si era iniziato almeno a fare nella passata stagione…

Arrigo Antonellini  

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