Il parere della psicologa

Le nuove dipendenze

Quando si parla di dipendenza le prime cose che vengono in mente sono le sostanze: dipendenza da fumo, da alcol, da droghe… Eppure la dipendenza patologica non viene dalla sostanza in sé ma dal comportamento che ci sta dietro. Il dipendente utilizza una sostanza o un oggetto in modo incontrollato, perché dettato da un bisogno urgente e coatto che va al di là della volontà personale. 

Qualcosa si muove dentro di noi e prima che ce ne accorgiamo abbiamo già compiuto l’atto di dipendenza, si entra in uno stato di semi coscienza ed il controllo diventa molto difficile. 

Esistono dipendenze legate a comportamenti e oggetti della vita di tutti i giorni, che potremmo definire “normali”; tutte le esperienze gratificanti potenzialmente possono scatenare una dipendenza, ma questo non avviene per caso. Il comportamento viene attivato in condizione di trauma o stress, solitamente ha a che fare col distacco e la separazione o l’isolamento sociale. Inizialmente può essere qualcosa che distrae da una situazione troppo difficile da affrontare e ci si lascia prendere dalle sensazioni piacevoli che la dipendenza produce. 

Ciò che si ricerca è quel benessere immediato che procura l’oggetto della dipendenza ma questo può attivarsi non solo con alcolici o sostanze, ma anche con l’acquisto di cose o con l’uso di internet. Il tono dell’umore è sempre altalenante ed il bisogno cresce ogni giorno di più.

Le nuove dipendenze sono numerosissime e possono “colpire” tipologie diverse di persone: dalla casalinga che ha difficoltà a portare avanti una famiglia da sola e gioca continuamente al gratta e vinci per avere sollievo, al ragazzino giovanissimo che ha difficoltà nella crescita e passa ora dopo ora al computer. 


Alcuni esempi sono la dipendenza da: shopping, videogiochi, internet, gioco d’azzardo, sesso, relazioni, cibo, cellulari… Le dipendenze sono molto difficili da gestire per i famigliari coinvolti perché una volta instaurate fanno sentire impotenti. La verità è che il dipendente, non è che non vuole, non riesce proprio a smettere da solo, ha bisogno d’aiuto.

Serena Bagli, Psicologa e Psicoterapeuta

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