La storia d’Italia è nata in questa terra

Ranalli: “Nei prossimi tre anni porterò turisti e studiosi a Lugo, per celebrare la sua storia e la sua cultura nel mondo”


C’erano molte persone interessate, nella sede del Comitato Elettorale di Davide Ranalli, in via Baracca, ad aspettare l’On. Matteo Orfini, membro della Commissione cultura alla Camera dei Deputati, nell’incontro organizzato dal candidato e dalla coalizione che lo sostiene, sul tema: “Lugo, città d’arte e di cultura, le nostre idee per il futuro”.

Ha aperto la giovane Eleonora Tazzari (leader della Lista SEL), con una definizione di cultura dell’UNESCO, in quanto fondata sull’identità, sulla consapevolezza e sulla coscienza di sé e del tutto, cultura non negoziabile, né sostituibile e proponendo una strategia costruita su tre fattori: materiale, economico e comunicativo, aggiungendo la richiesta della candidatura di Lugo alle prove tecniche di “Ravenna, capitale europea della cultura – 2019). Ha riproposto la candidatura della Rocca a patrimonio dell’UNESCO.

Ha fatto seguito Marco Scardovi, Assessore alla cultura a Lugo (leader della Lista “Prospettiva 2030”), con il tema della cultura come “città che vorremmo vedere”, del buon teatro che si sta facendo, del collegamento con l’istruzione e soprattutto dello “spazio alla creatività”, con un contenitore di cultura che dovrà essere Villa Malerbi, attuale Scuola di musica, da affacciare nel mondo con corsi di perfezionamento internazionali e con “Lugo, opera festival” ed infine con il binomio cultura-turismo. In un secondo intervento, ha ricordato l’importanza della Fondazione Teatro Rossini, l’aumento del prestito librario della Biblioteca Trisi, la priorità di recuperare la funzione dell’Archivio Storico, oggi fortemente indebolito, il rilancio del Museo Baracca, la necessità di un “Portale della cultura e del turiscmo”, gli eventi del triennio lughese dei prossimi centenari 2015-2018 (Grande Guerra e morte Francesco Baracca).

E’ seguito un dibattito, in cui persone competenti hanno ricordato che personaggi, vite ed opere di alcuni esponenti della città di Lugo, la rendono titolare di un ruolo nella storia d’Italia, per le molteplici vicende culturali e per la lungimiranza di alcuni studiosi ed intellettuali del passato, nei vari campi della cultura, delle scienze, dell’economia e delle istituzioni. E’ stato rinnovato l’invito ad un “Progetto culturale dell’Unione”, con le eccellenze dei vari Comuni, a far conoscere l’immenso patrimonio artistico, storico e monumentale della città ed il rapporto con la sua evoluzione economica e sociale, così rinomati nel passato. Non sono mancate alcune sottollineature critiche (colti significa senso critico, si è detto), come la mancanza di armonia, una maggiore attenzione alla bellezza delle opere monumentali del centro, la necessità di un “sistema culturale integrato”, un bisogno di governance più attento alla produzione artistica. Poi qualcuno ha ricordato che senza reddito, con la crisi, e senza rispetto dei bisogni fondamentali, non c’è cultura, perché l’autonomia, anche culturale, si realizza con l’indipendenza economica.

L’On. Matto Orfini ha elogiato Lugo, che ha visitato in altre occasioni, proprio su invito di Davide Ranalli quando non era candidato, proponendo in modo convinto di tenere insieme “cultura e creatività”, cercando di promuovere “l’educazione alla domanda” (persone competenti, sono più disponibili per la fruizione), puntando anche su “Laboratori teatrali”, su modelli che funzionino, sull’educazione alla bellezza, sulla valorizzazione dei talenti, sul fare sistema come Unione, sul promuovere un “tessuto di cittadinanza”, infine con un invito a sperimentare modelli innovativi, non dettati dall’istituzione, ma valorizzati in quanto spinti dal basso.

Davide Ranalli ha concluso l’incontro, ricordando che un partito come il PD è autorevole anche per la rete dei rapporti che è in grado di generare e per la responsabilità che continua nel tempo, come nel caso di Orfini, con cui ha scambiato in altre occasioni opinioni sul tema della cultura.

La città di Lugo è ricca di patrimonio culturale e di storia, ha ribadito Ranalli, come si può osservare dalla sua piazza centrale dedicata a Francesco Baracca, in cui si vedono intorno “mille anni di storia dell’architettura”. I personaggi che si sono distinti nella storia di Lugo e le opere che testimoniano il suo ruolo nei secoli, faranno da sfondo, secondo Ranalli, alla promozione di Lugo nel mondo, come accadrà nel triennio 2015-2018, in cui si ricorderanno i centenari citati (compresi nel suo programma) e soprattutto la rievocazione dell’evento definito “Cenacolo futurista”, che ha avuto in Francesco Balilla Pratella, oltre ad altri personaggi lughesi, il protagonista di maggior prestigio nazionale e di importanta europea, nel campo della musica.

Ranalli ha sottolineato la richiesta di Lugo nelle prove di Ravenna 2019 ed anche il ruolo della città con Expò 2015, attivando contatti con il Porto turistico di Ravenna (con migliaia di turisti diretti a Milano), si è impegnato a promuovere la “mostra dei reperti del Neolitico lughese” ed a valorizzare i giovani, nelle attività culturali (a partire dalla Scuola Malerbi) e nel volontariato, così numerosi e protagonisti nelle liste della sua coalizione, come non era mai accaduto in politica da molti anni.

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