Per il PD la chiusura della pediatria è un “atto grave”

Continuare a garantire continuità, qualità e appropriatezza dei servizi sanitari dell’Ospedale di Lugo, tanto più se rivolti ai bambini e alle loro famiglie”



“Apprendiamo che da lunedì 15 giugno il reparto di pediatria dell’ospedale di Lugo ha cessato di fornire la degenza ordinaria, assicurando soltanto un posto letto di day hospital, con apertura dalle 8 alle 20, dopodiché non è prevista nessuna presenza di personale di servizio in quanto ci si deve recare nel Presidio ospedaliero di Ravenna.

Nel giro di qualche giorno, con un atto dirigenziale interno alla struttura, si passa da un servizio con posti letto nelle 24 ore, ad una modifica secca in day hospital, con un solo posto letto, tagliando un servizio a pieno titolo rivolto alla Bassa Romagna per spostarlo di fatto su Ravenna.

Il Partito Democratico lughese e della Bassa Romagna, chiedono una verifica della decisione presa, al fine di continuare a garantire continuità, qualità e appropriatezza dei servizi sanitari dell’Ospedale di Lugo, tanto più se rivolti ai bambini e alle loro famiglie.

“Consideriamo – hanno dichiarato i segretari del PD di Lugo e della Bassa Romagna, Maurizio Montanari e Linda Errani – questa decisione unilaterale e slegata da qualsiasi forma di consultazione con le istituzioni locali, un atto grave, non coerente con le normali relazioni tra un servizio pubblico ed i rappresentanti dei cittadini, che sono gli utenti del servizio sanitario. 


A questo punto, occorre avviare un tavolo di confronto tra il Direttore Generale dell’Azienda sanitaria e i Sindaci della giunta dell’Unione dei comuni della Bassa Romagna che, partendo da ciò che è accaduto, faccia chiarezza sul percorso di riorganizzazione in atto. 

Perché anche una riorganizzazione necessita di valutazioni ponderate, che tengano conto degli effetti sui bisogni dei pazienti e dei cittadini, sui percorsi e sui tempi di accesso alle prestazioni sanitarie. 

Confermiamo fin da ora che ogni decisione che vada contro questa impostazione non potrà essere condivisa e che, a questo fine, insieme al Consigliere regionale Mirco Bagnari, abbiamo ritenuto opportuno richiedere chiarimenti alla Giunta della Regione Emilia-Romagna ed all’Assessore alla Sanità Sergio Venturi”.

Non credo che che l'”enorme” USL della Bassa Romagna avrebbe sbattuto in faccia questa scelta ad un Sindaco eletto da 100.000 abitanti, uno dei più importanti del suo immenso territorio.
Ma noi abbiamo altro cui pensare, da difendere, che non l’ospedale del Comune della Bassa Romagna, i nostri bei nove campanili e gli stipendi dei nostri nove Sindaci e delle loro Giunte…


ana

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