
Era già successo nel 2013, nel mese di maggio un temerario consigliere di opposizione (Alessandro Casadei) chiese con forza, dopo vani tentativi, che lo scempio del “chissenefrega delle regole” al parco del Tondo venisse stoppato una volta per tutte.


Ma c’ è di piu’.
Da un po’ di tempo anche la seconda norma del cartello posto all’ ingresso del parco (evidentemente così in alto che nessuno lo leggerà), viene completamente disattesa: si entra liberamente coi cani ed addirittura gli si toglie pure il guinzaglio per farli correre liberamente. Nessuno ha qualcosa contro gli animali – ci mancherebbe – ma non si capisce perché, solo a Lugo, se ci sono delle norme si faccia di tutto per aggirarle e non si faccia niente per garantirne il rispetto.
Parecchie persone, soprattutto genitori con bambini piccoli al seguito, si sono lamentate – anche sui social network – di questa assurda tolleranza che rende nuovamente meno sicuro un parco pubblico con delle regole; non deve esser il massimo della sicurezza far giocare il proprio bambino di pochi anni col rischio che un cane di un non intelligentissimo padrone possa comunque – anche inavvertitamente – fargli del male. Non è difficile capire che forse un bambino di due anni oppure un anziano, sicuro del fatto che animali lì dentro non dovrebbero essercene, possa avere un inatteso incontro ravvicinato con un pastore tedesco o con un rottweiler; anche perché paradossalmente i cani avvistati recentemente non erano mai dei chiwawa.
Ma la cosa più anomala è che se provi a lamentarti del fatto che non dovrebbero esserci gli animali dentro al parco potresti esser tacciato di esser insensibile o qualcosa di peggio, sempre che non si possa rischiare un’ aggressione verbale com’ è successo a qualcuno che giustamente ha avvisato la polizia municipale.
Tra l’ altro sarebbe opportuno sapere se chi gestisce il bar interno sia sulla stessa linea dei tanti che si lamentano, poiché parecchie volte (come in foto) gli animali, con e senza guinzaglio, ed i ciclisti improvvisati sono proprio a ridosso del bar. Non è certo colpa del barista se esistono gli idioti ma se il barista li nota, li avvertirà di rispettare il regolamento? Chiamerà la polizia municipale? Sarebbe bello saperlo.
Infine, il problema degli orari e delle chiusure. Non è un segreto che l’ accesso su viale Orsini, rimanga spesso e volentieri aperto tutta notte, poiché la chiusura è ancora manuale, quindi affidata a qualcuno (in teoria la polizia municipale) che ogni notte dovrebbe chiuderlo per poi riaprirlo poche ore dopo; un’ operazione quindi forse troppo costosa e allora spesso lo si lascia aperto così chiunque può accedervi e fare chissà cosa, magari anche demolire le nuove vetrate del Liceo come è accaduto nei mesi passati.
Basterebbe metter un cancello automatizzato munito di timer, come già succede in quasi tutti i cimiteri: sarebbe garantita la chiusura e l’ apertura del parco, si risparmierebbero un mucchio di soldi nel personale addetto, in parole povere si farebbe ciò che andava fatto molto tempo prima, si farebbe una cosa intelligente, sempre che la si voglia fare e che l’ intelligenza debba prevalere sul pressapochismo.
Tutto ciò come, già detto, sta creando dello scontento tra i fruitori abituali del parco ed anche per questo martedì scorso Donatella Donati, consigliere lughese di Forza Italia, ha presentato un’ interpellanza che prossimamente integrerà con foto e dettagli su tali problematiche, in particolare sull’ accesso dei cani e sul transito di biciclette.
Ci sono moltissimi modi di voler bene agli animali, il più semplice è non renderli protagonisti dei nostri brutti comportamenti, quindi non abbandonarli mai ma neanche obbligarli a seguirci in aree espressamente vietate.
Però di una cosa possiamo vantarci: con la crisi che c’ è in estate nelle grandi città, nessuno potrà più dire che nei nostri parchi.. non c’ è un cane.
DINO SCOMO